Ci sono molti pregiudizi attorno gli sport da combattimento.
Infatti, chi non conosce questi sport è influenzato dagli stereotipi che l'immaginario comune contribuisce a diffondere.
Di solito, lo stereotipo del boxer è una persona che delinque, un tipo rissoso e facente parte di frange estremiste. Oppure, nei migliori dei casi è un tipo rozzo ed ignorante.
I media non aiutano di certo. Basti pensare ad alcuni film in cui alcune discipline vengono distorte.
Non sono violenti sport come il calcio in cui i giocatori cercano lo scontro fisico in campo o di trarre vantaggio sull'avversario commettendo falli? Per non parlare degli episodi di violenza che riguardano i tifosi sia dentro che fuori dallo stadio.
Inoltre, ci sono tanti altri sport che si possono definire estremi e in cui il rischio è elevato. Basti anche solo pensare a ciò che vediamo sui nostri schermi della tv, come le gare automobilistiche.
Ci sono tantissimi altri sport in cui il contatto fisico è frequente e può causare traumi. Ad esempio, non solo il calcio, ma anche il basket e la pallanuoto oppure il rugby.
Sul ring, sul tatami o nella gabbia, c'è un profondo rispetto per l'avversario.
In tutti gli sport da combattimento, c'è un regolamento. E tutti i colpi sono sferrati nel rispetto di queste regole.
Eppure la maggioranza vede gli sport da combattimento in modo negativo. Per molti sono violenti e pericolosi. Questo anche perchè in molti non conoscono la definizione di violenza.
La violenza è un azione volontaria usata per fare male a qualcuno, coinvolgendolo contro la sua volontà. La violenza non è solo fisica, ma può essere psicologica e verbale.
Due atleti preparati e consapevoli che si trovano volontariamente per combattere su un ring alla presenza di regolamento, giudici e commissione atletica è una cosa ben diversa.
Anche la considerazione delle donne è molto alta in questi sport. E durante gli incontri, trovano spazio anche per portare avanti delle cause sociali.
Inoltre, negli sport da combattimento, a nessuno interessano le tue caratteristiche sociali, ad esempio la tua professione, il tuo conto in banca o da dove vieni. Vige la parità e il rispetto.
Dal punto di vista educativo, gli sport da combattimento possono aiutare una persona che ha vissuto episodi di bullismo a ritrovare la fiducia in sé.
Inoltre, questi sport aiutano anche a conoscere "la parte oscura" che c'è in ogni essere umano. Quante persone commettono violenza ogni giorno perchè sono repressi e frustrati?
Gli sport da combattimento sono la vita stessa e grazie alla loro corretta pratica aiutano a sviluppare calma ed autocontrollo, nonché una filosofia di vita vincente che ti farà stare bene con te stesso/a.
Chi pratica sport da combattimento vive in armonia con se stesso, con gli altri e con l'ambiente che lo circonda.
Attraverso il combattimento, una persona vede se stessa. È un arte che permette di conoscere i propri "limiti" e permette di superarli non attraverso l'aggressività e la rabbia, bensì attraverso l'armonia e l'equilibrio.
Non c'è nessun nemico. La sfida è contro se stessi.
Inoltre, i maestri danno molta importanza all'aspetto etico delle discipline che insegnano e cercano di educare i propri allievi in questo senso.
Certo, in palestra, arrivano anche le "teste calde", ma sono i primi ad abbandonare o a darsi una calmata dopo aver sperimentato cosa significano realmente gli sport da combattimento.
Infatti, chi non conosce questi sport è influenzato dagli stereotipi che l'immaginario comune contribuisce a diffondere.
Di solito, lo stereotipo del boxer è una persona che delinque, un tipo rissoso e facente parte di frange estremiste. Oppure, nei migliori dei casi è un tipo rozzo ed ignorante.
I media non aiutano di certo. Basti pensare ad alcuni film in cui alcune discipline vengono distorte.
Non sono violenti sport come il calcio in cui i giocatori cercano lo scontro fisico in campo o di trarre vantaggio sull'avversario commettendo falli? Per non parlare degli episodi di violenza che riguardano i tifosi sia dentro che fuori dallo stadio.
Inoltre, ci sono tanti altri sport che si possono definire estremi e in cui il rischio è elevato. Basti anche solo pensare a ciò che vediamo sui nostri schermi della tv, come le gare automobilistiche.
Ci sono tantissimi altri sport in cui il contatto fisico è frequente e può causare traumi. Ad esempio, non solo il calcio, ma anche il basket e la pallanuoto oppure il rugby.
Sul ring, sul tatami o nella gabbia, c'è un profondo rispetto per l'avversario.
In tutti gli sport da combattimento, c'è un regolamento. E tutti i colpi sono sferrati nel rispetto di queste regole.
Eppure la maggioranza vede gli sport da combattimento in modo negativo. Per molti sono violenti e pericolosi. Questo anche perchè in molti non conoscono la definizione di violenza.
La violenza è un azione volontaria usata per fare male a qualcuno, coinvolgendolo contro la sua volontà. La violenza non è solo fisica, ma può essere psicologica e verbale.
Due atleti preparati e consapevoli che si trovano volontariamente per combattere su un ring alla presenza di regolamento, giudici e commissione atletica è una cosa ben diversa.
Anche la considerazione delle donne è molto alta in questi sport. E durante gli incontri, trovano spazio anche per portare avanti delle cause sociali.
Inoltre, negli sport da combattimento, a nessuno interessano le tue caratteristiche sociali, ad esempio la tua professione, il tuo conto in banca o da dove vieni. Vige la parità e il rispetto.
Dal punto di vista educativo, gli sport da combattimento possono aiutare una persona che ha vissuto episodi di bullismo a ritrovare la fiducia in sé.
Inoltre, questi sport aiutano anche a conoscere "la parte oscura" che c'è in ogni essere umano. Quante persone commettono violenza ogni giorno perchè sono repressi e frustrati?
Gli sport da combattimento sono la vita stessa e grazie alla loro corretta pratica aiutano a sviluppare calma ed autocontrollo, nonché una filosofia di vita vincente che ti farà stare bene con te stesso/a.
Chi pratica sport da combattimento vive in armonia con se stesso, con gli altri e con l'ambiente che lo circonda.
Attraverso il combattimento, una persona vede se stessa. È un arte che permette di conoscere i propri "limiti" e permette di superarli non attraverso l'aggressività e la rabbia, bensì attraverso l'armonia e l'equilibrio.
Non c'è nessun nemico. La sfida è contro se stessi.
Inoltre, i maestri danno molta importanza all'aspetto etico delle discipline che insegnano e cercano di educare i propri allievi in questo senso.
Certo, in palestra, arrivano anche le "teste calde", ma sono i primi ad abbandonare o a darsi una calmata dopo aver sperimentato cosa significano realmente gli sport da combattimento.
Matteo Sabatino
C: 345 7650034
E: msthayboxe@gmail.com
IG: asdfightersteamboxing
FB: Fighters team Boxing Club Sabatino
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